Le persone che non lavorano o che non vivono la campagna potrebbero pensare che condurre una vigna sia un lavoro stagionale che si concentra soprattutto sulla vendemmia nel periodo autunnale.

Ci sono sicuramente periodi dell’anno più o meno intensi, che possono richiedere maggiore operosità di altri ma non ci si ferma mai!

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L’inizio del nuovo anno è un periodo piuttosto tranquillo, anche se si deve iniziare il lavoro di potatura. tra gennaio e febbraio si taglieranno dalla pianta i tralci vecchi, andando a potare il nuovo sperone per l’anno successivo. Il nuovo capo a frutto grazie alla quale verranno prodotti i nuovi grappoli verrà lasciato e piegato manualmente successivamente, verso il mese di marzo. In questo modo non si rischierà di spezzarlo grazie soprattutto alle temperature più miti.

Ad aprile si compiono di solito i lavori di manutenzione tra i filari. Il raddrizzamento o il ripristino dei pali e la sostituzione delle barbatelle (piante di vite giovani) che non hanno attecchito.

A maggio si inizia con il lavoro di “scacchiolatura” o scarzolatura in dialetto piemontese. Si tratta della pulizia del tronco dalle nuove gemme infruttifere e dai germogli in sovrappiù cresciuti sul capo a frutto.

A giugno viene effettuata la cimatura, in modo da limitare la crescita della parte aerea, andando a diminuire il dispendio energetico della pianta. Verso fine mese si procede anche con la potatura verde, ovvero il diradamento manuale dei grappoli in esubero per portare ad una qualità ottimale di maturazione i grappoli che invece rimangono attaccati alla pianta.

A luglio ed agosto si procede con la defogliazione per esporre i grappoli al sole in modo che possano portare a compimento la maturazione e vengono effettuati i trattamenti a base di zolfo e rame per proteggere la pianta da funghi e batteri.

I mesi di settembre ed ottobre sono sicuramente i più attesi e anche i più intensi.
La vendemmia ci tiene impegnati dalla mattina fino a tarda sera. I grappoli vengono raccolti, pigiate e le cassette lavate. Stiamo sull’attenti fino alla fine, quando anche l’ultimo grappolo è in cantina, per poter finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Finita la vendemmia a novembre si procede con la concimazione del terreno per prepararlo al riposo invernale. I primi giorni di dicembre si semina il sovescio dopo di che la vigna potrà godersi il suo meritato riposo.

Come vedete, la vigna richiede cure ed attenzione durante tutto l’anno e non va mai dimenticata!

Questo ci fa ricordare o ci rende consapevoli di quanto lavoro ci sia dietro una bottiglia di vino, soprattutto se si parla di vini di alta qualità!